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La galleria "Il Collezionista" presenta l'incontro-intervista esclusiva con l'artista Sandro Frinolli Puzzilli

13/06/2024

 

ARTE CONTEMPORANEA 2024 – La galleria “Il Collezionista” del centro storico di Roma è lieta di presentare l’incontro-intervista esclusiva con foto di alcune opere dell’artista Sandro Frinolli Puzzilli

di Francesca Saveria Chindamo dalla Redazione Cultura del Quotidiano l’Italiano ROMA – Incontriamo nella Capitale, nell’ambito delle attività prestigiose prodotte…

By L'Italiano , In Arte Cronaca Italiana Cultura In Evidenza Rubriche , At 11 Giugno 2024 Tag: Francesca ChindamoGalleria Il CollezionistaIncontro Con L'Arte Contemporanea 2024Quotidiano L'Italiano - Direttore Riccardo ColaoRedazione Centrale Del Quotidiano L'ItalianoSandro Frinolli Puzzilli

di Francesca Saveria Chindamo dalla Redazione Cultura del Quotidiano l’Italiano

ROMA – Incontriamo nella Capitale, nell’ambito delle attività prestigiose prodotte dalla Galleria “il Collezionista” l’artista Sandro Frinolli Puzzilli col quale intratteniamo un gradevolissimo dialogo al fine di scoprire e rivelare ai nostri lettori alcune informazioni al nostro pubblico di lettori, nonché una serie di opere da lei prodotte ed esposte.

La galleria “Il Collezionista” del centro storico di Roma è lieta di presentare l’intervista esclusiva con foto di alcune opere dell’artista Sandro Frinolli Puzzilli

  • Quando ha scoperto la sua vocazione artistica?

Il mio sentimento per l’espressione artistica, prima di approdare alla pittura, si è manifestato sin da adolescente inizialmente attraverso la fotografia. Nel corso della mia carriera di fotografo mi sono cimentato in diversi settori, moda, pubblicità, ritratti, ho diretto corsi e workshop. Per soddisfare l’altra mia passione, viaggiare, sono passato alla fotografia di viaggi e natura, scrivendo articoli per le maggiori riviste italiane del settore. Il passaggio al digitale, l’ho vissuto da subito come ulteriore possibilità di indagare nelle rappresentazioni fotografiche dando aggiuntivo spazio a creatività ed immaginazione. Da tempo sono passato definitivamente alla pittura seguendo un’istintiva e naturale evoluzione.

  • Quale artista e/o corrente culturale è stata particolarmente importante per la sua formazione?

Sicuramente l’impressionismo ha avuto maggiore influenza rispetto ad altri generi e stili pittorici nel farmi innamorare della pittura. Credo che, studiare e amare i pittori di quel periodo storico e artistico di fine 800 in Francia, abbia influito, almeno in parte, a farmi trovare la strada espressiva più congeniale rispetto alle mie idee e capacità tecniche.

Oltre gli impressionisti ho amato le opere di Vincent Van Gogh ammirando il coraggio di stravolgere, con le sue corpose pennellate, l’abituale uso del colore senza farsi condizionare dai dettami tecnici dell’epoca, permettendo al suo stile di essere riconoscibile lasciando una traccia indelebile nella storia dell’arte e gettando le basi dell’espressionismo. 

  • Che cosa deve rappresentare un’artista con la sua arte?

Non so dire se un’artista debba necessariamente rappresentare qualcosa di simbolico a livello artistico o sociale. Sono più propenso a pensare che seguire il proprio istinto creativo e gusto estetico sia maggiormente in linea con la libertà di espressione che da sempre caratterizza il fare arte. In altre parole, l’arte, dovrebbe rappresentare, attraverso una personale ricerca linguistica ed espressiva, le proprie emozioni, veicolandole all’interno di un progetto artistico, creando un’opportunità per riflettere su noi stessi e ciò che vogliamo comunicare.

  • Del mondo che la circonda cosa la ispira di più? E in quali momenti trova maggiormente l’atmosfera per esprimere le sue idee creative?

La natura è per me grande fonte di ispirazione, ho sempre trovato affascinanti le emozioni, non solo visive, che gli scenari naturali riescono a donare, stimolando in me dinamiche creative e conseguente voglia di realizzare narrazioni pittoriche.

I momenti in cui trovo maggiormente l’atmosfera per nutrire la mia ispirazione, sono la sera e ancor di più la notte che, con i suoi silenzi, favorisce la concentrazione. Se invece parliamo di stagioni, tranne l’estate durante la quale la mia produzione artistica rallenta notevolmente, le altre stagioni hanno tutte un fascino particolare e un carattere unico con una preferenza verso l’autunno per i suoi colori caldi e accoglienti. 

      –     Quali tecniche predilige per realizzare le sue opere?

Ho iniziato dipingendo con gli acquerelli per poi passare ai colori ad olio e acrilici,  orientandomi sempre più spesso verso questi ultimi perché asciugano molto rapidamente  ed essendo uno che ama dipingere di getto, il non dover attendere l’asciugatura lo consider un grande vantaggio, inoltre possono essere usati su diverse superfici anche se io prediligo lavorare su tela. Uso indifferentemente pennelli e spatole e mi piace sperimentare con altri strumenti come spugne e rulli.

Realizzo anche dipinti digitali utilizzando tavolette e penne grafiche, adoperando la  tecnologia digitale come parte integrante del processo creativo, stampando il file finale su tela e ottenendo una copia unica certificata come un dipinto classico. 

 

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